Back FEEDBACK IMPRESE ANTONIO TAROTTO CROSS HUB

La capacità di feedback delle imprese: 5 errori da evitare

Antonio Tarotto

Postato il: 28-Apr-2021

Le vite delle aziende brulicano di competenze specifiche in tutte le funzioni. Proprio nelle funzioni troviamo un universo di competenze che puntualmente consentono alle aziende di crescere, migliorare e attraversare situazioni turbolente e critiche. Nonostante la loro fondamentale importanza, le competenze tecniche non sono le sole a definire il successo a lungo termine di un’organizzazione. Negli ultimi 20 anni di studi, si è accertato che oltre ai tecnicismi ci sono altre caratteristiche che contribuiscono al successo o all’insuccesso delle aziende. Trasversale a tutte c’è una competenza da sempre sottostimata: la capacità di dare feedback.

 

Di seguito i 5 errori da evitare nella restituzione di un feedback.


N.1 – Il feedback esiste ed è necessario

L’errore più comune nella storia delle organizzazioni economiche è dare per scontato l’esistenza o meno del feedback.

 

Immaginate di essere a lavoro e portare avanti le vostre attività: chiudete progetti, parlate con un cliente, spuntate un prezzo favorevole con un fornitore, assumete una persona. Attività più o meno ordinarie che scandiscono la vita di qualsiasi professionista di qualsiasi settore.

 

Ora, immaginate di non ricevere nessun riscontro a fronte di tutte queste azioni, qualunque esse siano. Nessuno riscontro, dunque, nessuna reazione, positiva o negativa. Fate risparmiare alla vostra azienda 100.000€ e il vostro capo non mostra segni di essersene accorto. Non riuscite a chiudere una commessa dopo lunghe ed estenuanti trattative e, anche in questo caso, sembra che sia accaduto niente.

 

Al di là delle iperboli, situazioni come quelle sopra sono molto più frequenti di quel che sembri. Ciò che bisogna affermare con forza è che l’assenza di feedback distrugge ogni possibilità di sana relazione fra le persone di qualsiasi organizzazione economica. L’assenza di feedback nega qualsiasi possibilità alla persona di poter riflettere su quanto fatto e quindi la possibilità di poter migliorare, capire o semplicemente essere fiero di sé. Essere visti dall’altro, dall’organizzazione.

 

N.2 – Il feedback ha bisogno del giusto tempo

In un mondo sempre più veloce, la necessità umana di conoscere il senso e gli effetti delle proprie azioni non è cambiata e soprattutto oggi, dove il tempo sembra sfuggirci di mano in centinaia di attività diverse, dove il multitasking sembra essere diventata la parola d’ordine, sembra quanto mai essenziale riuscire a ritagliare il giusto spazio e il giusto tempo per poter ricevere un feedback, accoglierlo e farne tesoro.

 

Che si tratti di una semplice pacca sulla spalla, di un complimento o di un rimprovero, ogni feedback ha bisogno di un confine nel tempo che lo ammanti della dignità necessaria affinché abbia la giusta importanza. Licenziare una risorsa senza una spiegazione o senza un incontro formale è una brutalità inaudita.

 

Celebrare una negoziazione a favore della propria azienda per centinaia di migliaia di euro limitandosi ad una e-mail di due righe è sottostimante. Non dare il giusto tempo al merito o al demerito è di per sé una mortificazione delle azioni altrui che mette in pericolo le nostre organizzazioni.


N.3 – Il feedback è sull’attività

Se l’assenza di feedback è un veleno comune, è allora un intruglio fatale quel feedback che si basa sulla persona e non sul suo lavoro.

 

Il feedback è tale solo se ha come obiettivo il riscontro sull’attività professionale della persona o del gruppo che abbiamo di fronte.

 

Utilizzare espressioni come “Tu sei una brava persona…” o peggio “Non me l’aspettavo da te…” significa star focalizzando la propria restituzione non su quanto oggettivamente osservato in un’attività bensì sulle caratteristiche personali della persona, creando un legame di causa-effetto fra ciò che la risorsa è e ciò che la risorsa ha fatto. “Hai fatto bene, perché sei proprio una brava persona”; “C’era un errore nel file, ma non mi meraviglio perché tu sei un tipo un po’ distratto, in generale”. Tali affermazioni sviliscono e sminuiscono la professionalità, a prescindere dal ruolo e dalla posizione in organigramma. Il feedback è uno strumento potente che deve essere puntato solo ed esclusivamente sull’operato del professionista e non su di esso. Questa è una regola imprescindibile.

 

N.4 – Il feedback ha bisogno di coraggio

È certamente facile e piacevole dare feedback positivi quando va tutto bene.

 

In questi casi, i più scaltri utilizzano tali momenti per mettersi in evidenza per motivi che possono essere organizzativi, sociali, politici, ma questo è un effetto collaterale che se ben gestito è innocuo. Sicuramente meno innocuo è il fenomeno del “fleeing”, che vede la persona responsabile del feedback fuggire, a volte letteralmente, da questo compito e creare il più classico dei corto circuiti.

 

Una certa dose di buonismo ci potrebbe portare sulla strada dell’eccessiva empatia, facendoci temere il dover dare un feedback negativo, il dover criticare l’operato di un nostro collaboratore. Anche se così fosse, il fuggire a questo compito sarebbe comunque un male perché è sempre la mancanza di spessore gestionale e professionale ad essere causa di tali omissioni. Le conseguenze, ça va sans dire, sono disastrose gerarchicamente, relazionalmente e culturalmente.

 

N.5 – Il feedback ha bisogno della persona giusta


Il feedback è un momento di assoluta fiducia fra due parti (one-to-one o one-to-many) che hanno collaborato e che sono organizzativamente legate.

 

Nella gran parte dei casi, restituire un feedback è compito del responsabile organizzativo della risorsa che, in base alle valutazioni sul lavoro svolto dal collaboratore, decide modi e tempi per fare una restituzione chiara, condivisa e discussa.

 

In alcuni ambienti aziendali, dove magari il colloquio di feedback così strutturato è stato implementato da poco, c’è la tendenza da parte di chi ha la responsabilità di delegare o addirittura cedere tale compito perché poco interessato o poco consapevole dell’importanza del momento. Sono enormi e disastrosi gli effetti culturali dovuti all’impossibilità di poter condividere domande e riflessioni sul proprio lavoro. Altrettanto gravi i segni sull’intera organizzazione quando un responsabile si sottrae alla restituzione di un feedback, perché non è solo nel singolo che l’azienda perde di spessore ma è nella sua interezza.

 

Concludendo

Il feedback è lo strumento più potente che le aziende di qualsiasi dimensione possano avere per poter accrescere, trasmettere, condividere e creare una buona cultura aziendale perché il feedback è uno strumento di crescita professionale per chi lo riceve e anche per chi ne è responsabile.

 

In un tempo di grande cambiamento culturale e organizzativo, dove le popolazioni aziendali sono ormai diffuse sui territori e non più riunite in un solo luogo, la cultura del feedback diventa un collante dal potere sorprendente.

 

Introdurre una cultura del feedback vuol dire rinnovare la fiducia dei propri collaboratori nei propri responsabili e in tutta l’organizzazione, sbloccando opportunità e motivazioni, rinnovando produttività e competenze che ad oggi sembrano irraggiungibili ma che sono lontane soltanto il tempo di una chiacchierata insieme.

Non perdere gli ultimi articoli!

Inserisci la tua email 

TAG CLOUD

innovazione finanza covid-19 startup operations innovation manager pmi marketing coronavirus PMI risorse umane bilancio di sostenibilità innovazione tecnologica sostenibilità aziendale innovazione digitale smart working innovazione aziendale digital transformation andrà tutto bene internazionalizzazione gestione risorse umane hr industria 4.0 hr manager impresa digital marketing consulenza finanziaria business voucher innovation manager 2021 controllo di gestione temporary manager sostenibilità fintech prototipazione rapida io resto a casa lavoro agile gestione del rischio credito d'imposta digital consulenza business development HR Innovazione digitalizzazione e-commerce hr management impresa digitale green economy export economia innovation finanza sostenibile voucher innovation manager finanza agevolata cina cash flow gestione finanziaria gestione impresa open innovation PMI innovative GDPR compliance esg reporting piano impresa 4.0 fase 2 mercati esteri Impresa liquidità impresa investimenti legge finanziaria 2020 gestione aziendale IoT soft skills campania Innovation Manager marketing digitale system integration MISE soft skill campi flegrei equity crowdfunding pmi innovative temporary management trasformazione digitale human resources turismo vendita online Ricerca & Sviluppo CRM risk management Al crescita aziendale covid human resources management CFO aziende sostenibili sviluppo impresa venture capital big data comunicazione d'impresa Digital Transformation stampa 3d voucher innovazione business intelligence voucher internazionalizzazione business opportunity analisi paese agevolazioni alibaba aziende innovative voucher consulenza in innovazione business plan blockchain bonus impresa batterie di sabbia beni di lusso bilancio sociale asset management bonus pubblicità andràtuttobene capitale della cultura consulenza impresa consumi consulenza aziendale consulenza HR concorrenzasleale consulente contact tracing contributo a fondo perduto criptovaluta crisi economica tracciamento dati transizione energetica controllo rischio fiscale corporate social responsability conad comunicazione aziendale capacità di feedback acceleratore startup cambio valuta caffè carbonelli business travel buzzoole capitale umano cfo commissione di massimo scoperto community come fare un business plan cloud computing clausola salvaguardia cloud business plan startup Salva banche Fintech Fractional Manager Fractional management Financial Controller Manager Financial Controller Ecommerce Exponential Technologies ExtraMot Gestione del personale Gestione manageriale Human resources IA IMHERO Human Resources Harmont & Blaine Giorgio Ventre H R welfare aziendale ERP Cyber Security Apple Developer Academy Bankitalia CRM aziendale evoluto Analisi di bilancio AR 2watch 3d printing ADHD Campania innovativa Change Management Consulenza Consulenza direzionale Credito d'Imposta Comunicazione interna Commissione europea Cloud Comfort Zone IP Management IT Risorse Umane crowdfunding Sanità 4.0 Risk Management Reverse Engineering Procida capitale della cultura 2022 Produzione 4.0 Rendiconto finanziario Sicurezza Informatica Sostenibilità Temporary management Voucher Consulenza in Innovazione Voucher Innovation Manager Temporary Export Manager Tax governance Strumento a complemento della finanza tradizionalenel segno dell’innovazione e della trasparenza Sviluppo web marketing Mise webidoo Innovazione Impresa Insuretech Innovation management Industrial Controller Il controllo di gestione Impresa 4.0 innovativa Impresa digitale Intelligenza artificiale Internazionalizzazione Lean organization Marketing Material Requirement Planning Lean manufacturing Lean Iot Kaizen Voucher T.E.M. digitale malazè manager della sostenibilità manager esterno make to order magaldi leadership let's talk made in italy marketing automation marketing territoriale new normal newfinance normativa modello business minibond maxi decreto metodi formativi metodi organizzativi aziendali innovativi lavoro italia smart innovazone digitale insurtech integrazione digitale dei processi aziendali innovazone sparring partner strategia d'impresa sport virtuale spinup integrazione processi aziendali intelligenza artificiale investimenti green invitalia soft skill” intervista sostenibilità ambientale intelligenza emotiva international market opensource social media marketing reverse engineering riduzione sprechi rischio cambio retail responsabilità d'impresa rendiconto finanziario report di sostenibilità report esg risk manager risorse finanziarie screening settore fashion settore food scaleup sanità 4.0 sicurezza dati robotica avanzata remote working regolamento Ue privacy processi di gestione processi operativi pmi innovativa pmi green organizzazione aziendale pasta garofalo social advertising procida capitalde della cultura product placement pubblicità public relations realtà aumentata sicurezza informatica protezione dati personali project manager protezione dati innovation management strategia di comunicazione esg manager esports expo 2020 esg energie rinnovabili emergenza coronavirus emergenza covid employee experience tecnologia fasi del risk management finanziamenti imprese fonti di finanziamento formazione 4.0 finanzalternativa wycon cosmetics feedback tech finanza green tecnologia avanzata ecommerce deliver to stock development dialogo uomo-macchina decreto rilancio decreto liquidità data protection dati decreto cura Italia tecnologie verdi tecnologie digitali tecnologie 4.0 e-finance e-learning digitalizzazione impresa digitalizzazione aziendale shared innovation tecnologie della sanità formazione a distanza formazione aziendale. hr management supply chain impresa green impresa innovativa impresa 4.0 supporto imprese sviluppo organizzativo sviluppo business il ruolo dell'advisor impresa smart imprese industria digitale influencer influencer marketing stratup incentivi impresa incentivi incentivi economici high-tech hi-tech gestione del credito sviuppo impresa gestione efficiente gdpr gdo formazione manageriale freesource fund raising gestione personale gestione rischi grande distribuzione organizzata sviluppo risorse umane green manager giffoni innovation hub giffoni gestione rischi fiscali sviluppo sostenibile cybersecurity
Iscriviti alla newsletter
Cross Hub Logo

Affiancare le imprese, enti ed istituzioni in tutti gli aspetti di natura strategica ed operativa attraverso la "mobilitazione integrata" (CROSS) di competenze ed esperienze (HUB) in risposta alle specifiche esigenze aziendali.

CONTACT INFO

DIREZIONE GENERALE

Via Morgantini, 3 

80134 - Napoli

 

SEDE OPERATIVA

Via Alberto Cadlolo, 134

00136 Roma

 

P.IVA: 08060921213

info@crosshub.it

crosshub@b2bpec.it

Tel 345 142 09 59

cross hub vince le fonti awards 2022 consulenza
Follow us