Si tratta dello sviluppo di un sistema informatico aziendale armonico che, considerando tutti gli aspetti importanti per la gestione dell’azienda, ne automatizzi il più possibile i flussi.
L’integrazione digitale consente a tutte le attività aziendali di partecipare ad un unico flusso in una logica input / elaborazione / output. Consente di ricevere input in maniera tempestiva e controllata e di inviare gli output a tutte le interfacce coinvolte nel processo.
Al guadagno di efficienza ed efficacia dei flussi interni all’azienda corrisponde un controllo ed una forte accelerazione nei confronti dei soggetti esterni: ciclo di fatturazione passiva nei confronti dei fornitori, raccolta di ordini e fatturazione attiva nei confronti dei clienti, portale di interfaccia con il mercato con aggiornamenti in tempi reali delle informazioni sul prodotto e sulla disponibilità di magazzino.
Questi ed altri aspetti consentono di velocizzare l'elaborazione interna delle richieste riducendo i tempi dei flussi di lavorazione. La standardizzazione e la semplificazione alleggeriscono la macchina aziendale agendo positivamente sui costi, rendendola più efficiente, reattiva ed in grado di operare con maggiore efficacia per il raggiungimento dei risultati.
Il rischio principale del divario digitale «Digital Divide» in ambito aziendale / economico, così come in ambito sociale è l’emarginazione.
Ovviamente “emarginazione” in ambito aziendale significa soprattutto perdita di opportunità di business, di aggancio di un mercato molto più ampio di quello che può essere gestito con i soli strumenti tradizionali.
Specialmente nei casi in cui la competenza tecnica ed il valore del proprio prodotto potrebbero rappresentare un vantaggio, la perdita di passo nello sviluppo digitale dei processi, rappresenta una frustrante perdita di competitività e di opportunità
Il rischio maggiore è quello di perdere opportunità sul versante della riduzione dei costi così come quello di perdere energie nelle pieghe dell’inefficienza della “macchina azienda”. Ancor di più può rimanere frenato lo sviluppo dei volumi di mercato.
La mancanza di un substrato digitale nella gestione interna rende per molti versi impossibile l’adozione di moderne tecniche di marketing.
La rivoluzione digitale deve consentire ad ogni settore di partecipare con efficienza alla realizzazione degli obiettivi con il monitoring interno delle aree di miglioramento e lanciando la sfida al mercato con il supporto di strumenti operativi agili e flessibili.
La digitalizzazione è un’opportunità organizzativa che partendo dall’analisi dei processi esistenti li migliora, li velocizza, li rende più efficienti ed efficaci, riducendo il time to market.
La difficoltà maggiore è quella di superare l’uso elementare delle tecniche digitali: adagiare la digitalizzazione sui flussi aziendali esistenti senza un’adeguata fase di analisi e senza una visione a 360° dell’azienda, del business e degli obiettivi che si intende raggiungere può rivelarsi sterile o controproducente.
La digitalizzazione ha bisogno di esperti di flussi e processi aziendali che devono supportare le esigenze del business e gli obiettivi dell’imprenditore: non è un mero esercizio informatico così come non basta solo l’analisi dei processi esistenti.
Spesso gli sforzi di digitalizzazione conducono a realizzazioni di strumenti parziali. A volte non si fa che frammentare ulteriormente la galassia di strumenti che governano di volta in volta l’una oltra parte delle attività aziendali.
L’utilizzo di un Innovation Manager può apportare una visione ampia che attraversi tutte le funzioni aziendali e punti a semplificazioni e risultati concreti.
Offre competenza, flessibilità d’impiego e riduzione dei costi, a maggior ragione attraverso l’impiego del Voucher dedicato da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. L’Innovation Manager ha un ricco bagaglio di esperienze che possono essere facilmente introdotte a vantaggio delle Aziende e del Business per intraprendere e migliorare i vantaggi dell’innovazione.
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Affiancare le imprese, enti ed istituzioni in tutti gli aspetti di natura strategica ed operativa attraverso la "mobilitazione integrata" (CROSS) di competenze ed esperienze (HUB) in risposta alle specifiche esigenze aziendali.
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